Hildegard von Bingen scrisse
canti liturgici. Antifone, risposte, sequenze, inni. La sua poesia e'
esperienza di vita concentrata. Le melodie hanno origine dai canti
gregoriani ma allo stesso tempo l'intensa espressivita' dei suoi canti e'
impregnata della sua personalita' visionaria, uno stile personale distinto
radicato nel 12 secolo. La varieta' dei canti di Hildegard richiede non
solo l'impiego di un'eccellente tecnica vocale, ma anche una profonda
comprensione della loro struttura. Grazie ad una profonda comprensione
delle parole di Hildegard, Stephanie Haas e' l'interprete ideale di questi
canti. Nella sua interpretazione, gli accenti musicali coincidono
naturalmente con l'accentuazione del testo scritto, rendendo evidente dove
Hildegard intendeva enfatizzare con la linea melodica punti tematici
cruciali dei testi. Dove collegava musicalmente singole affermazioni del
testo si genera un nuovo significato, in contrasto con i modelli teologici
tradizionali, presentandoli in una nuova luce.
La regola di Benedetto seguita
da Hildegard, dice che nella preghiera cantata il nostro spirito e la
nostra voce dovrebbero essere in armonia, un unisono che benedetto
vorrebbe venisse raggiunto nei nostri cuori. In questa registrazione,
Stephanie Haas rende percettibile la realizzazione acustica di questo
approccio.
Come testimoniato da una
lettera dell'ultimo segretario di Hildegard, Guibert de Gembloux, i suoi
canti erano rappresentati nel convento con accompagnamento musicale.
Stephanie e Christoph Haas hanno scelto un concetto che pone i canti in un
contesto di strumentazione interpretativa. In questo concetto (che si
allontana dagli approcci tradizionali), gli strumenti non sono ne' una
cornice, ne' un aggiunta decorativa. Sono una parte sostanziale della
rappresentazione.
Christoph Haas crea il suo
intervento strumentale in modo analogo allo stile compositorio di
Hildegard von Bingen. La sua scelta di strumenti e ritmi da' suono alla
comprensione medioevale del mondo. Il risultato e' una sorta di
"immaginario medioevale" che ci introduce in un uno mondo lontano e allo
stesso tempo conosciuto. |